Un evento nazionale
La quarta edizione del ritrovato Carnevale Romano ha rappresentato la definitiva consacrazione del grande evento capitolino: insieme un grande traguardo e un impegnativo punto di partenza.
La quarta edizione del ritrovato Carnevale Romano ha rappresentato la definitiva consacrazione del grande evento capitolino: insieme un grande traguardo e un impegnativo punto di partenza.
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Il maggior coinvolgimento del Teatro dell’Opera e le proiezioni architetturali sulla Porta del Popolo avevano ancor più reso la piazza per quegli undici giorni un luogo vicino, quanto irraggiungibile perché parte dei sogni di tanti di noi. Così, dopo tanti sforzi tesi a spiegare il significato della manifestazione, quasi improvvisamente ci ritrovammo ad essere ricercati, quasi ringraziati da tanti che ormai erano partecipi dell’evento. Riviste, televisioni, mezzi di comunicazione vari portavano nelle case le incredibili immagini del Carnevale Romano rinato, spiegandone le origini e la ricerca filologica in essere; Sky Class Horse TV seguiva giornalmente gli eventi equestri con una troupe dedicata, collegamenti e programmi; gli spettacoli erano visibili in diretta in collegamento web.
La neve a Roma
Se la conferenza stampa di presentazione nel foyer del Teatro dell’Opera poteva far presagire grandi cose per questa edizione 2012, la neve che ricoprì Roma nei giorni dell’inaugurazione, impedendo qualsiasi evento pubblico della Provincia fuorchè il nostro e la nazionale di rugby, aveva visivamente ammantato di un senso di magia l’intera manifestazione.
Un fatto sociale totale che coinvolge la città
La riproposizione dello storico palco rinascimentale su Piazza Navona e la selezione degli attori per lo spettacolo prodotto dal Teatro di Roma segnarono il ritorno in grande stile della Commedia dell’arte. Il sempre maggior coinvolgimento della città nel suo insieme oltre che i numerosi gemellaggi con le realtà storiche carnascialesche e il fondamentale contributo artistico del Teatro dell’Opera e del Teatro di Roma lo resero quasi una rappresentazione fisica delle capacità artistiche e spettacolari della città; un convegno dal titolo Il Carnevale romano: la storia di una festa che ha attraversato i secoli, organizzato con La Sapienza, Università di Roma, con importanti relatori di statura nazionale – da cui verrà tratto un libro – giunse a descrivere finalmente con esaustività i confini storici e culturali dell’evento attraverso sette secoli di vita della città, mentre una mostra a opera del Gruppo Tutela del Patrimonio Archeologico della Guardia di Finanza affrontava alcuni dei riti dell’Antica Roma di cui il carnevale romano rappresenta l’evoluzione; lo straordinario spettacolo pirotecnico, rievocazione storica dei grandi fuochi d’artificio rinascimentali che ebbero luogo in Piazza del Popolo a opera dei grandi artisti e architetti del tempo, divennero un tratto distintivo unico, spettacolare, storico e culturale insieme della manifestazione. L’inclusione del Pincio e della fontana della dea Roma nella scenografia dello spettacolo equestre di Piazza del Popolo, quale fondale delle proiezioni architettoniche, contribuiscono all’esaltazione di entrambe, ribaltando le tristi visioni della piazza svilita da palchi e mega-strutture oscuranti, propria di tanti eventi della Capitale. Gli eventi equestri si moltiplicano e due diversi spettacoli serali si alternano lungo i giorni della manifestazione: il primo con le eccellenze italiane e la voce narrante di Alessandro Benvenuti; il secondo internazionale, con la prestigiosa presenza di Lorenzo, assoluta eccellenza spettacolare del mondo equestre. Il grande successo degli spettacoli equestri pomeridiani dedicati alla Grande storia della cavalleria militare italiana, la Giornata dell’orgoglio buttero, la folla impressionante intorno alla Sfilata equestre rinascimentale, alle sfilate dei bimbi in maschera sui pony e al Pony Talent Show decretano ancor più l’unicità di quest’edizione, punto di partenza di un davvero ritrovato evento internazionale per la città di Roma di cui sarà inevitabile tenere conto nell’organizzazione di eventi futuri.